Il Campione del Mondo di gelato 2020 Eugenio Morrone, già primo posto nella competizione del Gelato d’Oro al Sigep 2019, è una personalità estremamente particolare. Da anni ormai docente ad Aromacademy, l’Accademia di Pasticceria di Roma, kai greene fucks grapefruit ha sempre messo nelle sue lezioni la sua tecnica e la sua esperienza. Cerchiamo di conoscerlo un po’ di più.
Eugenio Morrone e i suoi successi nell’arte del gelato
Calabrese di origini ma romano di adozione, è salito nella Capitale per studiare alla Facoltà di Scienze Motorie. Ma è stato l’amore a coinvolgerlo: la sua fidanzata Francesca lo coinvolse nel bar pasticceria di famiglia. Sebbene abbia sempre lavorato in bar e gelaterie, la sua passione è più recente e deriva proprio dal contatto con le persone, con l’importanza che Eugenio Morrone dà alle preferenze per inventare nuovi gusti. Come per gli allievi di Aromacademy, il Campione del Mondo ha già trasmesso la sua passione sulla gelateria a sua figlia, Virginia, che si diverte a fare il gelato con lui con la piccola mantecatrice professionale che ha portato a casa.
Ha mietuto successi in tutte le competizioni a cui ha partecipato. Già nel 2016 è stato Campione europeo 2016 al Gelato Festival con il gusto di Mandarino Tardivo ed è stato Ambasciatore del gelato italiano nel mondo. Ha vinto il Premio Eccellenza Sigep 2017, il Premio Gastronauta “Gelateria preferita dagli italiani 2018”, il Premio Gambero Rosso 2018 della stampa estera, il Vincitore Gelato Festival All Stars 2018 e Miglior Gelatiere Food&Travel Awards 2018.
Capire i gusti delle persone è molto importante per Eugenio Morrone, in quanto influenzano molti fattori: “Vedere come i clienti reagiscono alle novità, degustano i gelati è fondamentale. Nel tempo ho imparato per esempio che al Sud il gelato piace più dolce e meno grasso, a Nord più grasso e meno dolce, così i bilanciamenti vanno messi a punto con parametri diversi. Il mio gelato amato a Roma dovrebbe essere ritoccato nelle proporzioni se la gelateria fosse a Palermo o a Torino”.
Eugenio Morrone e la ricetta del gelato all’italiana
Secondo il Campione del Mondo, lo studio e la preparazione dei gusti di gelato arrivano da ricette semplici, bilanciate, con pochi elementi composti al punto giusto. Infatti, “una lista ingredienti più breve possibile dà garanzia ai consumatori, che possono capire ciò che leggono”. Partire dalla materia prima e non dai semilavorati è per Eugenio Morrone la missione di un bravo gelataio. Non a caso la panna che si trova nella sua gelateria arriva a 30 ore dalla mungitura da Frosinone e il pistacchio non parte da farine o basi pronte ma viene acquistato nella sua forma naturale. Lo stesso vale per i pinoli che provengono dal Circeo e per il mango siciliano. Per Eugenio Morrone, infatti, è molto importante affidarsi alla qualità dei piccoli produttori, il più vicini possibili per avere prodotti freschi e di alta qualità. Conoscere i fornitori di zona permette di produrre dolci e gelati genuini, di stagione. Il Maestro Morrone ha fatto della temperatura di servizio del gelato dipenda da quanto dolce lo si produce, in quanto gli zuccheri lavorano sul punto crioscopico. Sebbene abbia iniziato tardi la sua ascesa nell’arte della gelateria, è sempre stato curioso: “Sono sempre stato attratto dalla magia della crema calda che diventava fredda. Ho fatto tante ricerche, mi documentavo. Il gelato sembra facile ma è il più difficile da gestire. Bisogna conoscere gli ingredienti, la catena del freddo. Lo insegno anche ai ragazzi della Aromacademy“.